Il lavoro di Ausili è molto vicino all’arte primitiva . Queste opere sono incentrata su di una rivisitazione del tema dell'ex-voto e su di una profonda riflessione sul simbolismo del totem. Una idea di scultura che, nel richiamarsi al pensiero primitivo e nel proporre figure "magiche", ha le sue radici nella antica concezione della scultura come "arte propiziatoria".
Una caratteristica del suo lavoro consiste nel conservare volutamente la natura rocciosa del marmo, presente nelle croste e negli spacchi, Questa sarà perforata da triangoli, da scale, e più genericamente da simboli, che diventeranno una specie di ideogrammi tridimensionali, che daranno una particolare interiorità a queste pietre. Una familiarità che le farà oscillare tra le nostre origini sconosciute e i nostri ipotetici punti di arrivo. In un movimento idealmente pendolare che va dalle statue stelle della Lunigiana o dai menhir neolitici ai tagli di Lucio Fontana o alle pietre dei luoghi sacri giapponesi, in una mappa culturale globale e atemporale, dove tutte le culture diventano la nostra cultura ideale.